La stazione ferroviaria di Mondovì in mano a vandali, spacciatori e… filosofi

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Strani personaggi si aggirano per la Stazione di Mondovì. Recentemente, oltre ai soliti vandali e spacciatori (ampiamente rappresentati su giornali locali) e a soci di MondoQui, ballerini di break-dance, studenti di ebraico, arabo e inglese, praticanti di yoga della risata, militanti di gruppi di ogni tipo che si riuniscono in Sala Franco Centro, utenti e lavoratori Fs… s’incontrano anche docenti e ricercatori di filosofia. L’Associazione MondoQui è stata infatti coinvolta dal Cespec (Centro Studi del Pensiero Contemporaneo) nel progetto “Eufemia – Philosophy for community e dialogo interculturale”, e nel progetto “Filosofia e pratiche di comunità” coordinato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Si lavora sulla pratica sociale/comunitaria della filosofia attraverso il metodo della Philosophy for community (P4C): i ricercatori ritengono che questo modello abbia molto da offrire e potrebbe giocare un ruolo formativo di primo piano nell’educazione informale e permanente degli adulti, favorendo rapporti tra diversità improntati a confronto approfondito, critico e autocritico e la creazione di legami comunitari. MondoQui è stata scelta come luogo ideale per sperimentare la P4C in un gruppo multiculturale, proprio perché l’Associazione riesce a coinvolgere alla pari cittadini con culture e storie personali molto diverse. Le riunioni di P4C sono sempre molto partecipate. Si legge un brano e poi ognuno ha modo di intervenire, elaborare e trasmettere agli altri il proprio pensiero. Oltre alla crescita umana individuale di ciascuno, l’obiettivo è anche quello di maturare un’appartenenza collettiva per incidere più efficacemente nel tessuto sociale della città.

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