Filosofia & Rap in Stazione

Filosofia & Rap in Stazione

Domenica 9 luglio, al pomeriggio, l’artista Shame, iscritto al Guinnes World Record per aver improvvisato versi di freestyle in rima per 35 ore consecutive, ha partecipato ad uno degli incontri di “Filosofia in stazione” organizzati da MondoQui e tenuti da giovani filosofi, questa volta Miriana Turco e Gianluca Cavallo. I testi su cui si è lavorato e discusso sono stati “Controcorrente”, un brano dello stesso Shame (a sua volta laureato in filosofia) e un testo tratto da “Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo”, un libro di A. Colamedici e M. Gancitano. Trenta persone di ogni età e provenienza hanno dibattuto per due ore sul tema del lavoro e davvero il metodo della Filosofia di comunità, che punta a sviluppare idee, maturare intuizioni, farsi domande, crescere e formarsi come singoli e come gruppo, è stato ampiamente messo in pratica.

Ecco come si è svolta l’iniziativa

(Verbale a cura di Ivu)

Ai presenti nel Caffè Sociale sono stati distribuiti due fogli, il testo di Shame:

 

scarica qui il testo completo: filosofia in stazione – SHAME- 9 luglio 2023

 

E quello scelto dai filosofi: filosofia in stazione – il Lavoro – 9 luglio 2023

Shame presenta la sua storia e il nome che ha scelto, che significa “Vergogna”: perché apre una finestra sul suo passato perche’ da giovane era molto “chiuso”. Poi vengono letti i due brani in modo condiviso, ognuno dei partecipanti, a turno, legge un paragrafo o qualche frase.

I testi parlano degli stessi concetti, ma in modi diversi e sorgono domande e dubbi, ogni intervento verrà scritto sulla lavagna bianca. Dopo aver brainstormato ci si concentrerà su un punto, lo stesso che verrà sviluppato in tutta la serata.

Le domande fatte vengono scritte sulla lavagna:

1) Si puo vivere senza lavorare e senza pesare sugli altri? (Claudio)

2) Vivere per lavorare o lavorare per vivere e’ surreale? (Benedetta)

3) Perche’ la vita senza lavoro sembra utopia? (Shanti)

4) Che caratteristiche deve avere un lavoro per essere riconosciuto come tale? (Enea)

5) Quando il lavoro e’ sensato? (Gianluca)

6) Quando il lavoro e’ un diritto e quando e’ dovere o privilegio? (Abdul / Shanti)

7) Non sarebbe meglio lavorare meno giorni/ore alla settimana? (Fabio – Shame)

8) Il lavoro e’ veramente diventata una tortura di massa? (antonella)

9) Siamo disposti a rinunciare a tante comodità in cambio di meno lavoro? Che cosa e’ una comodità e abbiamo perso il concetto di essa? (Benedetta)

10) Cosa vuol dire ozio? È forse contrario di lavoro? (Francesca)

11) Percorrere mappe di libertà richiede una comunita’? (Enea)

12) Cosa vuol dire che l’Italia e’ una Repubblica basata sul lavoro? (Claudio)

13) Nel mondo del lavoro e’ meglio concentrarsi sull’ individualismo o sul collettivismo? (Ivu)

14) Lo smart working che impatto ha sulla società e sui il rapporti umani? (abdul)

15) Il lavoro puo’ essere alienante? Se si oppure no, contribuisce a distruggere o costruire un’identità? (angelica)

Dala discussione successiva emergono alcuni concetti significativi.

Il senso del lavoro. È per sopravvivenza o per la produzione fine a se stessa?.

Si parla del lavoro con due significati distinti: per la cura degli altri e un bene maggiore e per la cura dell’altro, o semplicemente per propria necessita fisica, per avere un stipendio per vivere.

La cura viene intesa la cura della famiglia oltre che alla cura di altre persone, intese come la cura degli altri in lavori come medico etc…

Il lavoro è anche un servizio interdipendente.

Il lavoro può anche contribuire allo Stato, sostenendo con le tasse sistemi come la sanita’ pubblica o l’istruzione.

Si definisce ozio: un tempo in cui no si lavora. Si osserva che l’alienazione può derivare dal lavoro, ma anche dal non far nulla.

Si parla di un senso etico e di un senso proprio, ciò che tu intendi come lavoro oppure ciò che tu vuoi fare per un bene maggiore.

Si parla molto anche di ciò che significa essere dei lavoratori e dell’individualismo e del collettivismo, sul lavoro e nella società in generale.


Concerto di Shame in piazza Franco Centro

Venerdì 14 luglio, la Stazione di Mondovì si trasformerà in una location magica per l’esibizione live di Shame all’aperto. Dopo l’aperitivo al “Caffè Sociale” alle 19,30, il rapper si esibirà a partire dalle 20,30 in una piazza Franco Centro appositamente allestita.

La doppia iniziativa fa parte del progetto IN – Luoghi in crescita, sostenuto dalla Regione Piemonte e dai Comuni di Mondovì, Cuneo e Villanova M.vì e portato avanti dalla coop. Caracol insieme ad Asl CN1 e Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Monregalese.

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