MondoQui diventa “Scuola di tutti” (e non solo per i ragazzi)

L’autunno di MondoQui è partito alla grande con due progetti che consideriamo molto importanti: entrambi hanno a che fare con il sapere e sono nati dalla richiesta che giunge dalla base dell’Associazione per un maggiore aiuto rivolto ai nostri soci, spesso in difficoltà nel confronto con il mondo della scuola e con l’apprendimento della lingua italiana.

Alla prima istanza MondoQui risponde con il progetto “Scuola di tutti”, realizzato grazie a un contributo della Tavola Valdese, che comprende tre diverse attività in alcune scuole di Mondovì, con l’obiettivo fondamentale di una maggiore inclusione dei ragazzi i cui genitori sono immigrati nel nostro Paese.

Il doposcuola estivo nella sede di MondoQui. Durante l’anno scolastico si fa a scuola

Doposcuola – Il progetto prevede il potenziamento di due doposcuola già esistenti in una Scuola Elementare (Mondovì Ferrone) e in una Scuola Media (Anna Frank), col l’inserimento di alcune figure retribuite e di volontari a fianco degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Mondovì 1, con lo scopo di aumentare il numero di bambini e ragazzi che possono usufruire del servizio e anche di ridurre un poco il numero di ragazzi per ogni operatore, in modo da rendere più efficace l’intervento. L’attività è iniziata a fine ottobre.

Il club delle mamme – Nelle prossime settimane nascerà un gruppo di mamme che si riunirà durante il doposcuola o nell’orario del rientro scolastico (gli orari precisi saranno concordati). Saranno invitate mamme immigrate e non alle prese con l’educazione dei loro ragazzi e con i piccoli grandi problemi quotidiani in cui ci si imbatte relazionandosi con il mondo della scuola. Alle riunioni parteciperanno mediatrici culturali e volontarie di MondoQui che ci sono già passate (insegnanti, mamme, nonne…). È un esperimento che ci sembra molto promettente e che prenderà la forma che gli daranno le partecipanti. In futuro potrebbe interessare anche i papà…

Scuola di arabo all’Associazione MondoQui

Imparare la lingua dei nonni – L’Associazione MondoQui da tempo ospita una piccola “scuola di arabo” in cui bimbi e ragazzi originari di paesi arabofoni, ma cresciuti in Italia, imparano a conoscere la lingua dei loro paesi d’origine. Si ritiene, ed è già stato sperimentato, che attraverso lo studio della cultura del paese di origine i ragazzi vivano più serenamente la loro doppia identità e che, di conseguenza, le difficoltà di inclusione possano essere attenuate. Questo è ancora più vero se la “scuola di arabo” si fa in una “vera scuola”, ovvero “all’onore del mondo” e con il riconoscimento pubblico. Ciò si ripercuote anche sulle famiglie che, considerando importante che i ragazzi conoscano la lingua “dei nonni”, iniziano anche a ritenere più “amichevoli” le istituzioni, rendendo tra l’altro più efficace l’intero progetto, che punta anche a un maggiore coinvolgimento dei genitori nell’esperienza scolastica dei figli. Il progetto “Scuola di tutti” porta dunque la scuola di lingua madre all’interno di una vera Scuola. L’attività comincerà nelle prossime settimane.

Chi vuole diventare volontario di MondoQui per potenziare queste attività può rivolgersi a Claudio: 348 2793556

Imparare meglio l’italiano conversando in amicizia

Non è proprio una scuola: non si interroga e non si scrive sulla lavagna. Si fa quello che a scuola di solito non si può fare: si chiacchiera. Facendo però attenzione a conversare senza fare errori, migliorando il proprio italiano con l’aiuto dei volontari italiani che partecipano all’iniziativa nella quale però siamo tutti alla pari. Non ci sono maestri e studenti, ma solo compagni dell’Associazione con cui fare “Due parole in Liberà”. L’iniziativa è rivolta agli adulti che pur risiedendo in Italia da tempo hanno bisogno di perfezionare il loro italiano parlato.

“Due parole in libertà” nella sede di MondoQui

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